21 giugno.

Aguri a te, bimbo mio, mia anima gemella. Il mio primo giorno d’estate. Auguri a te che mi metti alla prova, mi misuri continuamente per assicurarti che il mio amore sia incondizionato. Misurami quanto vuoi. Ti amo e ti amerò sempre senza se e senza ma. Auguri ometto che cresci alla velocità della luce, che ti fai alto, sempre più alto, gambe lunghe, braccia lunghe, ciglia lunghe come se volessi sfiorare le nuvole con la punta della tua fantasia. Grazie per tutte le volte che ci fai ridere. Per ogni volta che mi hai abbracciato vedendomi soffrire “Mammina stai bene?”. Sì sto bene amore mio. E credimi, non sai quanto mi dispiaccia che tu abbia visto la tristezza. Oggi abbiamo tutti imparato anche ad asciugarci le lacrime. Come dice tua sorella “non ci sono più le goccioline mamma”. Che poi sarebbero le lacrime che a volte rimangono sulle ciglia come perle. Sei tenace. Lo sei sempre stato. A sei mesi gattonavi. A 3 anni andavi in bici senza rotelle. Il passeggino non l’hai mai voluto. Tu vuoi andare lontano. Non ti preoccupare. Io sarò sempre qui ad aspettarti. Ci sarò sempre e ti guarderò esplorare il mondo con la tua testolina piena di idee e di fantasia, con il tuo modo di osservare tutto ciò che ti circonda e di farlo tuo, con tutta la tua forza di volontà. Ti auguro di rilassarti. Di non avere fretta e di goderti ogni momento. Perché le capacità per fare ogni cosa che vorrai tu le hai dentro. Quello che dobbiamo imparare tutti è fermarci a goderci quello che c’è. Oggi è il 21 giugno. Ed è un 21 giugno più speciale degli altri. È una presa di posizione contro il dolore. Una scelta di felicità e leggerezza. Oggi è un giorno di festa per te e per tutti noi. Che il sorriso rimanga sul nostro viso fino a notte fonda. Che il nostro cuore si faccia lieve come zucchero filato. Che tu sia sempre certo, di tutto il nostro amore. Auguri Pietro.