Come conchiglie sulla sabbia.

Sono come conchiglia. Travolta dalle onde, accarezzata, persa, dimenticata. Il mare dentro, granelli di sabbia che mi proteggono dai raggi del sole. Sono qui, nella spiaggia di sempre, nel posto di una vita. Impronte di nonne, di madri, di figlie e di nipoti. Impronte che si confondono una nell’altra. Percorsi da seguire o da cambiare per sempre. Guardo l’orizzonte come se mi guardassi dentro. Mi faccio conchiglia e lascio che ogni onda porti via qualcosa con sé. Un momento di panico, un batticuore, un errore, una parola mancata, una di troppo, notti in bianco, sonni perduti, ferite scavate come buche le cui pareti franano ad ogni sguardo. Famiglia. Insieme raccogliamo vetrini colorati per rimettere insieme i pezzi. In ogni colore cerchiamo un destino differente. Il tuo qual è? Hai paura di restare e di lottare per la felicità? No. In ogni forma cerchiamo un sorriso e se poi arriva un cuore blu ce lo teniamo stretto. Giri di giostra. Come giri sulla vita. I bambini hanno occhi che brillano, piedi che frullano, mani che aiutano. Ci prendiamo cura di noi. Mio figlio parla nel sonno, mi cerca ridendo e io rimango seduta in piena notte a guardarlo felice, di essere stata un sogno felice.