Elena aveva paura della luce. Camminava sempre raso muro per nascondersi all’ombra dei palazzi e quando entrava in una stanza andava alla ricerca dell’angolo più buio. Temeva che la luce potesse mostrare a tutti i suoi pensieri. Di giorno si nascondeva sotto un ombrello e di notte evitava il chiarore della luna. Viveva la sua vita così, in punta dei piedi per non fare troppo rumore.
Una notte stava tornando a casa e all’improvviso illuminato da un lampione un fiore attirò la sua attenzione. Era il bocciolo di rosa più bello che lei avesse mai visto. Aveva petali argentati che sembravano polvere di stelle. Veniva voglia di toccarla, di avvicinarla al viso, di tenerla stretta.
Chissà che buon profumo che ha.
Elena iniziò ad avvicinarsi per cercare di sentirlo ma, terrorizzata dal bagliore, a mezzo metro dal fiore si fermò e scappò via. Da quel momento però, non riuscì più a smettere di pensarci. Tutte le sere passava di lì e osservava la sua rosa crescere e aprirsi e risplendere alla luce del lampione. E ogni sera si avvicinava un po’ di più e rimaneva lì seduta per terra, con le ginocchia strette al petto a sognare di portarla con sé.
Poi una notte, la rosa parlò. Fu una frase sola. L’unica della sua breve esistenza.
I tuoi pensieri sono molto belli.
Elena si sentì invasa da una vampata di calore che dalle orecchie raggiunse il suo cuore. Quell’espressione d’amore la sollevò e lei non poté fare a meno di alzarsi in piedi e di correre dal suo splendido fiore. Ebbe giusto il tempo di sentire il suo profumo, poi i petali leggeri caddero a terra. Elena ne raccolse uno e se lo mise in tasca.
Da quel momento smise di evitare la luce.
Da quel giorno smise di vergognarsi dei suoi pensieri.
Da quella notte, amando, iniziò ad amarsi.
Illustrazioni: Valentina Albera
Magnifica storia e molto belle queste illustrazioni .
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Grazie Marcello! A presto.
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