Per il bimbo che sei.

Non sono giorni semplici. Pietro e le sue prevedibili fatiche causate dall’inizio delle elementari hanno tolto sonno e serenità. È il classico periodo in cui tutti intorno ti sembrano a loro agio e tu non sai da che parte iniziare per mettere a posto le cose. Tutto in ordine niente a posto come dice mia sorella. Che attività fa tuo figlio? Sa già leggere? Sa già scrivere? Ho imparato con l’esperienza quanto sia importante fare silenzio intorno a noi quando si tratta dei nostri bambini. Ho capito che non esiste un “giusto o sbagliato” in assoluto ma un “giusto e sbagliato per lui perché lui è un individuo e in quanto tale è unico e ha esigenze che magari non corrispondono a quelle degli altri". Per questo ho scelto, mentre tutti intorno rincorrono le iscrizioni alle mille attività extrascolastiche di far fare a Pietro un bel nulla. Tempo a pieno a scuola, un cuoricino sensibile e pieno di confusione e di emozioni che non sa dove mettere. La paura di non saper fare o il voler fare troppo. Silenzio. In quei momenti noi abbiamo imparato che niente come  la natura, le mani nella terra, il rumore dell’acqua, la caccia agli insetti riescono a calmare Pietro. Quando in lui c’è troppo rumore ha bisogno di essere portato da un’altra parte. Cambiare situazione. Ieri siamo tornati a casa dopo un’ora di giochi agitati e sempre un po’ sull’orlo della tragedia con i compagni e Pietro ha voluto fare il bagnetto. Ha sempre adorato fare il bagnetto e ci sono stati periodi in cui glielo facevo ogni giorno. Ieri è rimasto nell’acqua calda per un’ora intera. Gli ho lasciato tutto il tempo che voleva invece di farmi prendere dalla solita fretta. Mentre io preparavo la cena, Vitto si rilassava guardando un cartone, lui è rimasto lì. Ogni tanto andavo a guardarlo, il viso rilassato e felice, gli occhi chiusi e le orecchie sotto l’acqua come a voler ritrovare un contatto con il suo cuore. Quando è finalmente uscito dalla vasca sembrava un altro. Ci siamo seduti a tavola e incredibilmente mi ha detto “che bello stare qui a parlare” invece di correre subito via dopo mezzo piatto di pasta. Stamattina mi sono svegliata meno preoccupata e più fiduciosa. Ho fiducia in te bimbo mio e stai sereno. Attraversiamo i cambiamenti, come dici tu “impariamo sbagliando” ma soprattutto ricordiamoci che andiamo bene così come siamo e che più ascoltiamo il nostro cuore più riusciremo a sentirci bene e a stare bene con gli altri. Scusa per tutte le volte in cui mi sono fatta influenzare e in cui presa dalla preoccupazione ho detto e fatto esattamente il contrario di ciò che avrei voluto. Cercherò di ascoltare sempre di più la mamma che sono e il bimbo che sei. Ti prometto che crederò di più in me e con l’esempio spero che tu possa fare lo stesso. 

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